Il programma spaziale di test per agganciare una navicella americana con una sovietica è stato denominato “Programma test Apollo-Sojuz (ASTP)“ e fu la prima collaborazione tra le due piu importanti nazioni coinvolte nell’esplorazione spaziale.
Il 17 luglio 1975, una navicella spaziale del programma Apollo ed una capsula Sojuz si agganciarono nell’orbita intorno alla Terra per mezzo di un modulo adattatore che consentiva l’aggancio delle due astronavi che avevano sue diversi sistemi di aggancio, consentendo inoltre ai due equipaggi di potersi trasferire da una navicella spaziale verso l’altra.
Tale missione significò un taglio netto con il passato, che era stato caratterizzato da una vera e propria gara verso lo spazio. In pratica la missione fu frutto della prima collaborazione tra i due programmi spaziali delle due superpotenze che fino a tale momento era meramente caratterizzato dalla concorrenza dell’uno contro l’altro. La missilistica era diventata una base fondamentale della corsa all’armamento, anche nucleare, e pertanto la collaborazione pacifica nello spazio fu un chiaro segnale politico della volontà di pace reciproca di unire gli sforzi per un futuro programma a più ampio raggio di collaborazione per una futura stazione spaziale orbitante attorno al nostro pianeta.
MODELLO DELLE ASTRONAVI APOLLO E SOJUZ
MODELLO ESEGUITO IN CARTONCINO
Questo modello rappresenta l’astronave americana Apollo e l’astronave sovietica Sojuz in scala
1 : 100.
Il modello e’ stato realizzato nell’ anno 2019 ed eseguito completamente in cartoncino scaricabile dal sito http://axmpaperspacescalemodels.com/index.php/apollo-program.
Il modello presenta due diverse astronavi che hanno delle particolarità differenti.
La navicella Apollo non è tanto complessa essendo costituita da un cilindro e un cono non molto difficili da assemblare. Più accurata deve essere la costruzione della parte posteriore dell’alloggiamento del motore e il taglio e la piegatura dei motori direzionali posizionati sui quattro alloggiamenti della parte cilindrica del modulo di servizio.
Le quattro antenne di comunicazione non presentano difficoltà di esecuzione ma abbisogna di una accuratezza nella sistemazione e posizionatura sul loro supporto.
Non facile, per la configurazione speciale e per i due diversi sistemi di aggancio delle astronavi, è stata la costruzione del modulo centrale di aggancio che ha riservato problemi per l’allineamento delle sezioni di montaggio.
Più difficile invece è stata la costruzione della navicella Sojuz formata da tre distinte parti.
La parte sferica, su cui è posizionato il sistema di aggancio formato da tre piastre trapezioidali, è complessa perché formata da più elementi curvi che devono essere assemblati con perizia e la cui piegatura deve essere perfettamente eseguita per un ottimo risultato visivo senza sbavature di taglio.
La parte più articolata è la sezione mediana e posteriore per la loro particolare configurazione tronco conica e cilindrica. L’incollaggio delle parti che dovevano essere perfettamente allineate mantenendo la curvatura è stato l’impegno più gravoso .
È stato successivamente costruito il supporto in cartoncino per posizionare le astronavi allineate.