Descrizione della superficie lunare

PRIMO QUADRANTE

Questo quadrante è dominato da terreni pianeggianti – Mari – e include il Mare Crisium, il Mare Serenitatis, parte del Mare Frigoris e praticamente tutto il Mare Tranquillitatis, il Mare Vaporum e il Mare di Smith. Come terreni montuosi troviamo il Caucasus e l’Hemus, parte delle Alpi e l’estensione verso Nord degli Appennini.

Fra i crateri e le associazioni di crateri si può fare una particolare menzione ai bacini scuri dei crateri Caesar e Boscovich, a quelli brillanti (Proclus, Manilius e Menelaus) e ai grandi bordi di Cleomedes, Aristoteles ed Eudox.

Il Mare Vaporum è ricco di spaccature superficiali come Hyginus a Ariadaeus con il complesso sistema associato con Triesnecker.

Per ultimo, ma certamente non il più piccolo, cratere Linnè che fa parte della Sezione 4, ormai famoso essendo unico brillante nella grande piana del Mare Serenitatis.

SECONDO QUADRANTE

Questo è un quadrante dominato dai “Mari” dove troveremo poche zone elevate. L’intero quadrante è coperto dai due Mari più grandi esistenti sulla Luna: il Mare Imbrium e l’Oceano Procellarum, insieme con vari altri Mari minori, come il Sinus Æstuum, il Sinus Roris e le bellissime baie di Rainbows e Sinus Iridium. Solamente lungo il termine dell’area troviamo vertiginose montagne con pianori, di cui Pythogoras e Xenophanes sono gli esempi più belli.

Sulla superficie del Mare troviamo tre dei più famosi crateri lunari, Copernicus, Archimedes e Aristarchus, mentre il circo collassato di Plato è visibile sul bordo del Mare Imbrium.

La parte settentrionale della catena dei Monti Appennini si trova in questo quadrante e vi si trovano anche le non molto elevate Carpathian Mountains vicino a Copernicus, e le Jura Mountains che delimitano Sinus Iridium.

La catena montuosa Hercynian, a destra sul terminatore è probabilmente molto elevata ma la sua posizione sul limbo lunare non ne permette una valutazione esatta e risulta difficile anche osservarne i particolari strutturali.

TERZO QUADRANTE

Il terzo quadrante include la maggior parte del Mare Nubium, il Mare Humorum e una piccola parte dell’Oceanus Procellarus; ma gran parte di questo quadrante è composto da contorti altipiani.

Ci sono catene montuose lungo il terminatore lunare delle quali le Dörfels sono le più alte; altre, come le Percy Mountains, sono meno maestose; ci sono pure grandi crateri come Bailly, Schickard, Grimaldi, Riccioli ed I circhi Walter e Ptolomæus, per finire con il superbo signore dei crateri antichi, Clavius.

Dei sistemi di fratture si notano su Hippalus e Sirsalis, mentre una notevole faglia simile alla conosciuta Straight Wall si trova nella piana di Wargentin.

QUARTO QUADRANTE

Questo quadrante contiene pochi mari; le aree coperte dai mari si limitano a una parte del Mare Foecunditatis, tutto il Mare Nectaris e una porzione piccolissima di Sinus Medii, a una certa distanza dalla base lunare nota come Mare Australe sul lembo sud-ovest.

Gran parte del quadrante è occupata da altopiani accidentati, e ci sono crateri di tutti i tipi, estendentisi dall’enorme, rovinato Janssen, fino alle superbe formazioni come Theophilius, piccoli anelli e centinaia e centinaia di piccoli crateri.

Le Leibniz Mountains, sul lembo, sono estremamente alte, ma altrimenti ci sono soltanto i lineamenti una volta conosciuti come catena degli Altai Mountains e, adesso, dopo Spurr, come Altai Scarp. Varie immagini vicino al lembo contenute nelle fotografie del Lunik III.