Stazione spaziale M.I.R.

La stazione spaziale sovietica MIR e’ stata, dopo lo Spacelab americano, la prima stazione spaziale del tipo modulare, cioè composta da diversi moduli lanciati separatamente e successivamente assemblati nello spazio.
L’assemblaggio infatti iniziò il
20 febbraio 1986, però il suo completamento impegnò oltre un decennio.
 

La sua altitudine variava da 296 a 421 km, la sua velocità media era di 27.700 km/h che le permetteva di completare 15,7 orbite al giorno.
 

L’assemblaggio modulare della Mir fu fondamentale per lo sviluppo e la messa in funzione della successiva Stazione Spaziale Internazionale. Infatti anche il modulo Zvezda impegnato sulla ISS, rappresenta una versione modificata del blocco base impegnato per la Mir.
 

I primi cosmonauti che visitarono la stazione spaziale vennero trasportati con le navicelle Soyuz, mentre il rifornimento della stazione stessa con generi alimentari, acqua potabile, carburante ecc. veniva garantito dalle navicelle di trasporto prive di equipaggio del tipo Progress.

Mediante il montaggio di un apposito congegno d’aggancio, si poterono agganciare alla Mir a partire dal 1995 anche gli Space Shuttle americani.
 

Questa stazione spaziale contribuì a creare una prima combinazione ideale per l’esplorazione umana dello spazio a livello internazionale. Questa fu raggiunta durante l’esecuzione del programma di collaborazione MIR – Shuttle. Infatti la stazione spaziale russa combinò le sue potenzialità con lo Shuttle americano.
La Mir fornì un grande e vivibile laboratorio scientifico nello
spazio, mentre lo Space Shuttle portò rifornimenti e un ulteriore spazio vivibile: insieme formarono la più grande navicella spaziale di sempre.

La stazione fece il suo rientro programmato disintegrandosi quasi totalmente nell’atmosfera terrestre il 23 marzo 2001.


 

MODELLO DELLA STAZIONE SPAZIALE MIR

MODELLO ESEGUITO DA ELABORAZIONE DA KIT MONTAGGIO IN PLASTICA (a cura del vicepresidente Gianni Chelleri)

 

Questo modello rappresenta la stazione spaziale sovietica MIR.

La costruzione e’ stata effettuata nell’anno 2000 utilizzando il kit di montaggio con elementi in plastica della Revell in scala 1 : 144
 

Il kit presentava degli elementi non rappresentanti la vera conformazione dei moduli che componevano la stazione spaziale per cui si e’ dovuto lavorare molto per rifinire alcuni pezzi, per elaborare tutte le parti della stazione e costruirne dei nuovi per dare piu’ fedelta’ al modello.
 

Le parti completamente ricostruite sono state : le due strutture reticolari poste sul modulo Kvant 1 aventi differenti altezze, i boccaporti di attracco delle navicelle, alcuni supporti dei pannelli solari e la Soyuz TM che e’ stata configurata in fase di attracco.
 

Particolare attenzione e’ stata attuata per la rielaborazione di tutti i moduli con un rivestimento degli stessi e dando loro la colorazione che si evidenziava nelle foto riprese dal vero nello spazio.
 

Molti particolari sono stati aggiunti sia sulla struttura stessa dei moduli sia sulle navicelle Soyuz e Progress M utilizzando materiali vari dalla plastica al filo acciaioso.
 

Le due strutture reticolari sono state costruite ex novo con filo acciaioso e con non poca difficolta’ in quanto le piegature dovevano essere perfette e tra loro perpendicolari per rispondere al vero.

La struttura e’ stata fissata con un filo di acciaio alla base in modo da non evidenziare un supporto grossolano che sviliva la bellezza del modello.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *